Il piroscafo Thalia ancorato al Molo San Carlo. 7000 tn di stazza - 100 metri lunghezza - demolita nel 1922 (foto collezione Sergio Sergas) |
Il piroscafo da passeggeri, nato nella prima metà dell’Ottocento, rivoluzionò il modo di andare per mare: nasceva così la nave di linea, meglio conosciuta con il nome improprio di “transatlantico”. Un nuovo mezzo di trasporto che avrebbe favorito lo sviluppo e la globalizzazione del mondo moderno, creando una fitta rete di comunicazioni intercontinentali per trasportare persone, merci e, assieme a queste, tradizioni, cultura e idee di paesi lontani; questi viaggi generalmente venivano fatti per necessità e non per diletto.
Alla fine del 1906 il Lloyd Austriaco decide dunque di trasformare uno dei suoi piroscafi di linea, il Thalia, costruito nel 1886 in Inghilterra, in nave da crociera. Al tempo il termine "crociera" non era in uso e al Thalia venne assegnato l’appellativo di “yacht di lusso per viaggi di piacere”.
Per distinguerlo dalle altre unità della flotta il suo scafo nero venne ridipinto di un bianco immacolato e il fumaiolo di giallo oro, colori che permangono ancora oggi nelle navi di questo tipo.
La nave ebbe un successo strepitoso e costituì uno dei primissimi esempi di utilizzo di un natante per esclusivi viaggi turistici e non di linea, compiva oltre 60 crociere all'anno. Nel maggio 1910 fece un viaggio speciale con i reporter più noti provenienti da tutto il mondo, a bordo si tenne il "XIV Congresso Internazionale della Stampa", che diede lustro e notorietà mondiale alla prima "nave bianca" e decretò Trieste come luogo di origine della crociera.
Nei mesi estivi la nave si trasferiva nel nord Europa, offrendo viaggi lungo i fiordi della Norvegia fino a Capo Nord, dove si poteva ammirare lo spettacolo del sole di mezzanotte, trascorreva poi gli altri mesi nel Mediterraneo, privilegiando le coste dalmate.
Gli arredi interni erano di gran lusso, oltre alle cabine aveva diverse suite e offriva tutte le comodità di un grand'hotel.
Il Lloyd fece stampare delle eleganti brochure per pubblicizzare l'attività della nave, dove, fra l'altro, si ricordava che erano viaggi riservati a non più di 163 persone. I prezzi andavano da un minimo di 760 ad un massimo di 3800 corone.
Allo scoppio della prima guerra mondiale la nave rimase bloccata ad Amsterdam e solo alla fine del conflitto rientrò a Trieste, dove la conseguente austerità la portò ad essere utilizzata come nave da carico.
Copertina, firmata da Remigius Geyling, per la brochure dei viaggi di piacere del Thalia nel 1914, in lingua ceca. (Foto da Italian Liners Lloyd Adriatico) |
I passeggeri attendono sul Molo San Carlo (Molo Audace) di salire sulla nave (Foto collezione Sergio Sergas) |
Fonti:
- Museo del mare di Trieste
- Italian Liners
- "Il Piccolo" 2 luglio 2011
- "Trieste sul mare storie di uomini e navi" di Claudio Ernè e Maurizio Eliseo
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